Con il Regio decreto-legge 13/2022 del 26 luglio 2022, entra in vigore, a partire dal 1 gennaio 2023, la riforma del sistema contributivo per la categoría dei “lavoratori autonomi”. Con il presente articolo analiziamo le principali modifiche. In primo luogo, occorre distinguere tra coloro i quali iniziano un attività commerciale in maniera autonoma da quelli che già la svolgono:
-
Coloro i quali aprono, per la prima volta, una posizione fiscale, e quindi danno inizio ad una nuova attività commerciale, sono obbligati, a partire dal 1 gennaio 2023, a comunicare, quando realizzano gli adempimenti relativi all’apertura della partita Iva e, contestualmente, l’invio delle necessarie informazioni alla Seguridad Social, tutte le attività lavorative che svolgono;
-
Coloro i quali, già svolgono un’attività commerciale, dovranno comunicare lo svolgimento di tutte le attività entro il 31 ottobre indicando, come di seguito descritto, i redditi netti percepiti.
Per entrambe le ipotesi, sussiste un obbligo di comunicazione (anche se in momenti differenti) alla Seguridad Social con il fine di informare su tutti i redditi netti, derivanti dall’esercizio di un’attività economica, impresa o professionale, percepiti durante tutto l’anno, sia realizzate como autonomo (in maniera individuale) sia come amministratore/socio di qualsiasi società con o senza personalità giuridica.
Il reddito netto di ciascuna attività sarà calcolato in base alle disposizioni normative che regolano l’IRPEF e l’importo risultante sarà, in generale, ridotto del 7% (una percentuale fissa considerata come costo generale deducibile). Nel caso in cui il lavoratore autónomo fosse amministratore di società e anche socio con quote sociali pari o superiori al 25% o socio capitalista con quote pari o superiori al 33% del capitale sociale, si applicherebbe all’importo totale netto, una riduzione del 3% (percentuale fissa considerata costo deducibile).
Quindi, va da sè che in base al calcolo realizzato sugli importi indicati nella dichiarazione dei redditi, occorre individuare la fascia (base di cotización) su cui calcolare la quota da pagare di autónomo alla seguridad social.
Nel caso in cui il “lavoratore autónomo” fosse già iscritto al RETA, i redditi potranno essere comunicati alla Seguridad Social fino al 31 ottobre 2023, salvo che non si preveda un cambio dei redditi rispetto all’esericizio precedente. In questo ultimo caso, è necessario comunicare il cambio previsto sui futuri redditi (nel caso di un aumento dei redditi) ed informare la Seguridad Social prima del 28 febbraio 2023.
In sintesi, se si prevede una variazione dei redditi netti per tutto l’esercizio 2023, sarà possibile scegliere una differente base contributiva ogni due (2) mesi e, quindi, una nuova quota potendo, il lavoratore autónomo, optare per un massimo di sei modifiche all’anno. Queste variazioni potranno essere comunícate nelle seguienti date:
-
1 marzo 2023, se la variazione si comunica tra il 1 gennaio e l’último giorno naturale del mese di febbraio;
-
1 maggio 2023, se la variazione si comunica tra il 1 marzo e il 30 aprile.
-
1 luglio 2023, se la variazione si comunica tra il 1 maggio e il 30 de giugno.
-
1 settembre 2023, se la variazione si comunica tra il 1 luglio e il 31 agosto.
-
1 novembre 2023, se la variazione si comunica tra il 1 settembre e il 31 ottobre
-
1 gennaio del 2024, se la variazione si comunica tra il 1 novembre e il 31 dicembre.
Le basi mensili stimate e comunícate alla Seguridad social ogni anno, avranno carattere provvisorio, fino alla regolarizzazione annuale con i dati presentati all’Agenzia delle entrate mediante la dichiarazione dei redditi.
Alla fine dell’anno solare, l’Amministrazione tributaria fornirà alla seguridad social le informazioni sul reddito annuo effettivo ricevuto e quindi si potrebbero verificare due scenari:
-
Se la quota scelta è inferiore a quella elaborata dalla Agenzia delle entrate in virtù dei dati fiscali forniti dal lavoratore autónomo nella dichiarazione dei redditi, si procederà a comunicare l’importo della differenza. Tale importo deve essere versato entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello in cui è stata ricevuta la notifica;
-
Se la quota scelta è superiore a quella elaborata dalla Agenzia delle entrate in virtù dei dati fiscali forniti dal lavoratore autónomo nella dichiarazione dei redditi, si procederà a rimborsare la differenza entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello in cui l’Amministrazione tributaria ha presentato la dichiarazione dei redditi.
Durante gli esercizi dal 2023 al 2025, i nuovi autonomi potranno richiedere alla Seguridad Social, l’applicazione di una quota ridotta (tarifa plana) di 80€ al mese per i primi 12 mesi. Inoltre, le persone con un grado di hándicap ≥ al 33%, o vittime di genere o di terrorismo, potranno beneficiare di tale riduzione durante 24 mesi.
Allo stesso tempo, potranno godere di 12 mesi di quota ridotta solo quando prevedono che il loro reddito netto annuo, sarà inferiore allo SMI (Salario minumo) annuale corrispondente all’esercizio di riferimento. Se trascorso tale periodo, il reddito netto previsto fosse ≤ al SMI, godrebbe di un quota ridotta di 160€/mensili durante i seguenti 36 mesi.
Infine, i lavoratori autonomi che al 31 dicembre 2022 che beneficiano della vecchia tariffa plana, continueranno a goderne, fino all’esaurimento del periodo massimo stabilito, alle stesse condizioni.
Per ulteriori chiarimenti in merito potete contattare direttamente lo Studio.
Scrivi un commento