Quando il contribuente utilizza il beneficio fiscale del reinvestimento nell’acquisto dell’abitazione principale, il termine di prescrizione per l’accertamento fiscale sulla dichiarazione dei redditi è più lungo rispetto ai termini ordinari.

Infatti, quando si presenta una dichiarazione dei redditi, l’Amministrazione tributaria dispone di quattro (4) anni per poter esercitare una verifica sulla stessa. Tale termine si computa a partire dal giorno successivo a quello previsto dalla legge per la presentazione della dichiarazione dei redditi. Ciò vale anche nel caso in cui la dichiarazione dei redditi sia stata presentata prima di tale scadenza.

In generale, quando il contribuente utilizza benefici fiscali (una deduzione, una esenzione, etc) che dipendono dalla realizzazione di una condizione futura, i termini di prescrizione sono più lunghi. Ciò occorre nel caso della plusvalenza immobiliaria ottenuta che risulta esente dall’imposizione IRPF quando l’importo ottenuto venga destinato all’acquisto di una nuova abitazione principale. In questo caso, la prescrizione inizia a decorrere non dalla data della presentazione della dichiarazione IRPF (vendita dell’immobile) ma dalla data di presentazione della dichiarazione dei redditi IRPF dell’esercizio in cui si è verificato il reinvestimento.